HARRY POTTER

e il Prigioniero di Azkaban

La trama: Terzo anno a Hogwarts. Poco dopo l'arrivo, il giovane maghetto scopre che un pericoloso assassino, Sirius Black, è fuggito dalla prigione di Azkaban e si è messo sulle sue tracce. Questa volta, Harry non può contare che su se stesso ed il pericolo si nasconde anche all'interno di Hogwarts.

Il Libro: In un vortice di emozionanti colpi di scena, tra mappe stregate e ippogrifi scontrosi, zie volanti e libri divoratori, HP conduce il lettore nel terzo capitolo delle sue straordinarie avventure, narrate con maestria dall'autrice per ragazzi, ormai, più famosa nel mondo. Il ritmo incalzante, i personaggi e la trama, fanno di questo libro il migliore della saga.

Il Film: Sperando di essere smentiti, bisogna rassegnarsi ad una saga di Harry Potter che si ripete stancamente e meccanicamente incapace di comunicare quell’atmosfera magica e fantastica che anima il primo capitolo della serie e che, a fasi alterne, riscopriamo nei libri della sua creatrice J.K. Rowling.

Giunti al terzo episodio, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, diretto dal messicano Alfonso Cuaron (Y tu Mama Tambien), il film appare un noioso collage di accadimenti fantastici e non, che in sequenza assolvono al mero compito illustrativo di una trasposizione cinematografica piatta, incolore e, in alcuni punti, confusionaria.

Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley, questa volta se la devono vedere con gli inquietanti Dissennatori, le guardie della prigione di Azkaban, in missione ad Hogwarts alla ricerca del pericoloso evaso Sirius Black (Gary Oldman) che sembra aggirarsi nella scuola di magia a caccia proprio di Harry.

Alfonso Cuaron qui sembra svolgere professionalmente, ma freddamente, il compito affidatogli: condurre in porto le nuove avventure del maghetto e passare il testimone al nuovo regista, l’inglese Mike Newell, limitandosi a fare semplicemente il suo mestiere: dirigere una storia. Tra camei di lusso: David Thewlis/il Professore Lupin ed Emma Thompson/la Professoressa Cooman, e riciclati prodigi fantastici, speriamo in un quarto capitolo più accattivante.

Convergenze: Strepitosi ed inquietanti sono i Dissennatori (sebbene ricordino i Nazgûl de Il Signore degli Anelli); sebbene tenti di essere fedele al libro, non riesce ad essere fedele ai precedenti episodi live (esterni ed interni di Hogwarts, divise scolastiche ed altri piccoli particolari)

Divergenze: Ridicole ed inutili sono le testine mummificate (assenti nel libro); alcuni personaggi non rispecchiano l'indole di quelli cartacei: la Professoressa Cooman e Sirius Black appaiono due pazzi scatenati; mentre la prima è, in realtà, una simpatica e colorita veggente, e Sirius ha dei momenti di squilibrio dovuti alla lunga permanenza a contatto con i Dissennatori di Azkaban (cosa che non viene spiegata).

Molti altri particolari per chi non ha letto il libro restano inspiegabili: 1) come fa Lupin ha conoscere i poteri della mappa? 2) e più tardi Sirius? 3) perché il Patronus invocato da Harry è un cervo? 4) come faceva Sirius ha sapere di Minus? 5) e qui ci fermiamo per non infierire, ma perché fare del più bel libro il più brutto film?

Antonicelli C. Imelda

J.K. Rowling, l'autrice: di origine inglese, vive a Edinburgo con la famiglia. Con questo libro è diventata l'autrice più famosa del mondo. Il suoi libri sono stati pubblicato in tutti Paesi ed hanno vinto i più prestigiosi premi letterari arrivando in vetta alle classifiche dei bestseller. In Italia, HARRY POTTER e la Pietra Filosofale, ha vinto il Premio Cento 1998.

Steve Kloves, lo sceneggiatore: ha iniziato la carriera nel 1984 con In Gara con la Luna, di Richard Benjamin. Nel 1989 ha esordito nella regia con I Favolosi Baker, di cui aveva curato anche la sceneggiatura.

Personaggi e interpreti: