JEEPERS CREEPERS

Il regista Victor Salva, promettente talento, autore, in giovanissima età, di oltre venti cortometraggi. si mise in luce con uno di essi: Something in the basement (1986), vincitore di diversi premi (tra cui la targa di bronzo all’International Film Festival di Chicago). Questo lo pose all’attenzione di Francis Ford Coppola, che gli produsse il lungometraggio d’esordio: il thriller Clownhouse (1988). La sua filmografia non è molto vasta, ed è costituita da altri quattro titoli: The nature of the beast (1995, anche conosciuto come Bad company), interpretato da Eric Roberts (I migliori), Rites of passage (1999) con James Remar (I guerrieri della notte), ed i due lungometraggi che finora compongono il serial horror Jeepers creepers, rispettivamente realizzati nel 2001 e nel 2003, nei quali molti critici sostengono che ancora una volta siano contenute metafore sull’omosessualità. 

JEEPERS CREEPERS-IL CANTO DEL DIAVOLO (USA 2001). La vicenda di cui si trovano involontariamente protagonisti i fratelli Darry e Trish, non rientra certo tra quelle che tutti vorremmo vivere. Assaliti da un vecchio camion, mentre stanno attraversando in automobile una strada di campagna, i due rimangono incuriositi quando vedono il misterioso conducente, nei pressi di una chiesa, gettare dei grossi sacchi all’interno di un tubo che finisce nel sottosuolo. Un 

terrificante incubo ha inizio, infatti i ragazzi, oltre a scoprire che i sacchi contengono dei cadaveri, si ritrovano perseguitati dall’assassino, il quale sembra tutt’altro che umano...  

Inaspettato successo del 2001 (ma da noi è giunto nell’estate dell’anno successivo), Jeepers creepers-Il canto del diavolo, grazie soprattutto all’abilità di Victor Salva, che trasforma la tranquillità dei paesaggi rurali americani in un teatro di orrore e morte, in cui imperversa il malvagio Creeper (sotto le cui mostruose fattezze si nasconde l’attore televisivo Jonathan Breck), creatura infernale che è già  entrata a far parte dell’immaginario collettivo, e va ad affiancare i “mostri sacri” del cinema del terrore, quali Freddy Krueger, Jason Voorhees e Michael Myers.

Nota di merito ai due attori protagonisti Gina Philips (Quando il ramo si spezza) e Justin Long (Crossroads-Le strade della vita).  

JEEPERS CREEPERS-IL CANTO DEL DIAVOLO 2 (USA 2002). Il pulmino su cui si trovano i giovani atleti di una squadra di basket, insieme alle ragazze pom pom ed agli allenatori, subisce un guasto sulla East 9 Highway, nella contea di Poho. Il danno è stato in realtà provocato dal Creeper, mostruosa creatura alata che in primavera, ogni 23 anni,per 23 giorni, si sveglia per mangiare. Sbarazzatosi degli adulti, il Mostro cinge d’assedio gli studenti, barricati nell’automezzo...

Come vogliono le regole della serialità hollywoodiana, anche il successo di Jeepers creepers, ha generato un numero 2, in cui è stato nuovamente riunito lo stesso team di produzione del capostipite: la United Artists e L’American Zoetrope, con Francis Ford Coppola e Bobby Rock come produttori esecutivi.

Rispettando certi codici dettati dal cinema della paura, la creatura (nuovamente interpretata da Jonathan Breck) non viene più immortalata in penombra, ma viene mostrata in tutta la sua maestosità, divenendo protagonista assoluta della vicenda. Se da una parte ciò contribuisce ad esaltare le ottime doti artistiche dell’effettista Brian Penikas (Face/Off, La famiglia Addams 1 & 2), già tra gli ideatori del Mostro nel primo film, dall’altra fa perdere alla pellicola quel coinvolgente alone di mistero che aveva caratterizzato l’originale.

Jeepers creepers-Il canto del diavolo 2 introduce numerosi e nuovi personaggi, che hanno i volti di Ray Wise (Robocop), Eric Nenninger (apparso, tra l’altro, nel serial X-files), Garikayi Mutambirwa (Bones), Nicki Aycox (Delitto e castigo a Suburbia), Billy Aaron Brown (Holiday in the sun), Marieh Delfino (Auto Focus), Lena Cardwell (L’oggetto del mio desiderio), Al Santos (Grosse pointe), Kasan Butcher (Sabrina, vita da strega), Josh Hammond (Timecop 2), Drew Tyler Bell (Without Charlie) e dell’esordiente Travis Schiffner. 

Del cast originale, a parte il già citato Breck/The Creeper, ritroviamo soltanto Justin Long, che però compare esclusivamente in alcune sequenze oniriche.

Il finale del film lascia uno spiraglio per un eventuale numero 3, ma a quanto pare Salva è attualmente impegnato in un altro progetto orrorifico intitolato The watch. In ogni caso, ogni 23 anni, per 23 giorni, il Creeper ritorna!   

Francesco Lomuscio

Le immagini sono © e ® FOX/BUENA VISTA

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